Purnananda Zanoni
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BIBLIOTECA MINIMA
Una gentile amica di Fb mi ha chiesto di elencare i libri che, a mio parere, possono facilitare l’apprendimento della Conoscenza. Accolgo l’invito, anche se mi rendo conto che redigere una bibliografia dei testi della saggezza indiana è praticamente impossibile, tanto la produzione è sterminata.
Allora facciamo finta di dover scalare una vetta himālayana chiamata Metafisica, con le sue due cime principali che svettano sopra le nuvole, e sorge nella regione sacra della Non-dualità.
All’inizio si fa una marcia di avvicinamento con qualche lettura generale; c’è un testo imprescindibile che consiglio a chiunque desideri intraprendere un percorso filosofico-spirituale: Tutto è Uno di Michael Talbot, ed. Urra.
Arrivati al Campo Base è bene sostare per l’adattamento alla quota con la Bhagavad Gītā, uno dei testi più pubblicati al mondo, più o meno come la Bibbia e l’Autobiografia di uno Yogi di Yogananda Paramahmsa. Della BhG ci sono innumerevoli edizioni, basta guardare in rete dove si trovano tantissime versioni online scaricabili in formato pdf, gratis in italiano e in inglese. Il mio suggerimento però è di prenderne almeno due o tre di carta: la classica di Icilio Vecchiotti (Ubaldini), quella vedāntica dell’Associazione Ecoculturale Parmenides, n. 8 della collezione Aśram Vidyā; quella delle Ed. Mediterranee commentata da Sri Aurobindo, che ha il commento più bello ma purtroppo una orribile resa del sanscrito. L’ideale è prendere almeno queste tre e non si rimpiangeranno mai i soldi spesi.
Inizia la scalata. Al primo campo base troviamo testi classici irrinunciabili come Io sono Quello di Nisargadatta Maharaj (Ubaldini), le memorie di Ramana Maharshi in varie edizioni (scruta il web), Diario Spirituale di Abhiśikṭānanda (Henri Le Saux), Mondadori se non è esaurito, Aṣṭāvakra Saṃhitā (Astrolabio). Un passaggio tra una vetta e l’altra è Mistica Orientale Mistica Occidentale di Rudolf Otto (Ed. Marietti), forse esaurito.
Una bella vedretta da raggiungere per il colpo d’occhio sono gli Yoga Sūtra di Patañjali, da leggere solo se corredati dallo Yoga Bhāṣya (il commento) di Vyāsa, c’è l’edizione in francese di Michel Angot per i tipi delle Belles Lettres.
Il monte Metafisica non appartiene solo al territorio indiano. Chi si arrampica da quello occidentale, deve sempre avere nello zaino Sermoni Tedeschi e Dell’Uomo Nobile del Maestro Eckhart (piccola Adelphi n. 175 e 425), e anche le Enneadi di Plotino (io ho Bompiani), c’è anche una sorgente pura: Sull’Ordinamento della Natura di Parmenide..
Invece sul versante buddhista Canti Spirituali di Ma gcig (Adelphi 352) e Mahāmudrā  - Il Grande Sigillo di Tilopā (Magnanelli).
Salendo di quota incontriamo un vastissimo plateau da cui si innalzano le guglie più ardite. È l’altopiano dello Śivaismo del Kashmir (il tantrismo). L’aria comincia ad essere rarefatta ed è meglio prendere confidenza leggendo attentamente Tantra – Lo Śivaismo del Kaśmīr di Kamalakar Mishra (Ed. Laksmi – Savona) e La dottrina della Vibrazione (Adelphi 438).
Ci sorprende piacevolmente invece di trovarci all'improvviso nel rifugio ad altissima quota, dove vivificare le nostre forze con le energie della scienza  quantistica: La Fisica dell'Infinito - David Bohm, di M. Teodorani (Macroedizioni), si paga veramente poco per avere Tutto.
Accompagnati dalla più esperta delle guide, Abhinavagupta, volgiamo lo sguardo alla corona della prima delle due vette:
Gli aforismi di Śiva - Śivasūtravimarśinī di Vasugupta (Raffaele Torella – Adelphi 641)
Tantrāloka di Abhinavagupta (Raniero Gnoli), Adelphi, penso in ristampa)
Vijñānabhairava (Yoga tantrico) in varie edizioni, italiano (Adelphi 237), inglese, francese, molte sono sul web.
Sostiamo nei principali bivacchi d’alta quota:
Spandakārikā di Vasugupta
Śivaḍṛṣti di Somānanda, anche online
Īśvarapratyabhiñākārikā di Utpaladeva con la Vivṛtivimarśinī di Abhinavagupta
Parātṛśikā Vivaraṇa e Paramārthasāra di Abhinavagupta
Pratyabhijñāhṛdayam di Kṣemarāja
Vākyapadīya di Bartṛhari (parete grammatici)
Madyamakakārikā di Nāgārjuna (parete buddhismo)
In vetta ci sono gli altri testi sanscriti originali che spesso non sono neanche stati tradotti e quindi pressoché inaccessibili.
Il secondo gruppo principale del monte Metafisica è chiamato Advaita Vedānta. Qui ci porta su la più che qualificata guida Śaṅkara, con i suoi testi originali e i commenti.
Brahmasūtra e le Upaniṣad, in particolare Taittīrya, Māṇḍūkya con le Kārikā di Gauḍapāda (Āgamāśāstra), Kaṭha, Īṣa e altre.
Si raccomanda il difficile passaggio dell’Upadeśasāhasrī, senza trascurare i gioielli delle Opere Brevi, che non sono proprio di Śaṅkara ma sono bellissime.
Non mi resta che augurare una buona passeggiata ai vari escursionisti della Conoscenza che sperimenteranno personalmente le indicazioni di questa cartina, scusandomi se per ragioni di spazio non è stato possibile includere molte altre vie di ascensione.
http://www.purnanandazanoni.com/libri.html

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